Rivista Musica+ n. 51 anno 2018

Cover51
L’eredità dei musicisti del ‘900
51
gennaio - marzo
2018
Allegati
Musica+ n°51 - Sommario [ pdf - 677.56 KB]

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Editoriale

Come coltivare e non disperdere il patrimonio musicale tramandatoci dai grandi del recente passato? Oltre a foto, lettere, riviste, giornali e tanto altro, dei compositori restano le partiture e anche talvolta le registrazioni dell’esecuzione delle loro opere; degli interpreti le registrazioni, ma anche i segni scritti, i documenti dei concerti. Eppure di tanti interpreti i momenti migliori restano legati a esibizioni dal vivo e a una trasmissione artistica fatta di contatto personale con il pubblico e con gli allievi. Non tutto è documentabile, ma possiamo provare a mettere insieme, e avere la consapevolezza del valore di questi lasciti è già un buon punto di partenza. I luoghi preposti a questa valorizzazione, le biblioteche e gli archivi, svolgono un ruolo importantissimo e spesso il loro lavoro rimane nell’ombra. Abbiamo voluto dare voce ad alcuni responsabili istituzionali per cominciare a disegnare una mappa ragionata del patrimonio custodito, potenzialmente a disposizione di altri musicisti che vorranno apprendere. La recente inaugurazione presso la Biblioteca del Conservatorio di Avellino del fondo che raccoglie il lascito di un grande pianista, Sergio Fiorentino, ci offre l’opportunità di aggiungere al mosaico dei documenti disponibili su di lui un’intervista inedita, realizzata qualche anno prima di morire. Può essere un’occasione per chi non conosce ancora Sergio Fiorentino di leggere la sua storia, davvero singolare. Una storia quasi romanzesca se non fosse purtroppo vera, e dolorosa.

Ma la memoria postuma ha un po’ alla volta restituito ciò che la disattenzione di un ambiente chiuso e in fondo provinciale come quello italiano aveva potuto sottrarre a un musicista di quel valore. Il pianoforte fa la parte del leone in questo numero, grazie anche a una lunga intervista ad uno dei più apprezzati pianisti e didatti di oggi, Benedetto Lupo. Con lui continua la galleria dei Maestri a cui Musica+ tanto tiene, dedicando spazio a quegli aspetti sostanziali ma poco appariscenti che le riviste glamour non prendono in considerazione.

C’è poi molta musica contemporanea, approfondimenti sulla storia dell’Opera con affondo sulla produzione recente, e un medaglione di ambito jazzistico. Non manca l’esperienza europea, di ricerca, di sperimentazione, di confronto. Collegarsi a distanza, utilizzare le nuove tecnologie per fare e insegnare musica attraverso un video, a migliaia di chilometri l’uno dall’altro. Non un’alternativa ma un supporto per favorire collaborazioni dal vivo tra musicisti. L’Europa della musica vogliamo che sia così: vitale, effervescente, mobile, audace, accogliente.

Un’Europa diversa da quella che politicamente si preoccupa ora sempre più di circoscrivere, limitare, controllare, chiudere. La Musica, anche in questo è maestra di vita.

Carla Di Lena