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Concerti ed Eventi

22/11: Concerto per l'inaugurazione dell'A.A. 2016-17

INAUGURAZIONE-20162017-LOCANDINA
Martedì, 22 Novembre 2016 ore 11:30
Auditorium "Shigeru Ban" del Conservatorio

Programma

• W. A. Mozart 
Ouverture da Le Nozze di Figaro

• L.W. Beethoven
Concerto n. 3  op.37 in do minore per pianoforte e orchestra

   
Pianoforte: Jacopo Petrucci

Orchestra degli Studenti del Conservatorio "Alfredo Casella"

Direttore: Aurelio Canonici

dal Programma di sala:

Il concerto di inaugurazione del prossimo anno accademico 2016/17 è stato concepito tutto all’insegna dei giovani talenti e difatti, per la prima volta dall’istituzione del “Concerto inaugurale” voluta dall’attuale Direttore, l’intero programma vedrà la partecipazione di un’Orchestra composta esclusivamente da studenti del Conservatorio. Questa sarà addirittura coinvolta nell’accompagnare il pianista Jacopo Petrucci - altro studente e loro “collega” - uno fra i tre che si sono distinti nella recente audizione organizzata in Conservatorio per individuare allievi già capaci di presentarsi nelle vesti di solista. Nei prossimi nostri eventi il pubblico avrà presto occasione di conoscere anche gli altri: un sassofonista ed una flautista.


Tornando al presente, gli autori qui eseguiti saranno due “classici” viennesi, fondamentali per una formazione orchestrale: Mozart e Beethoven.
In apertura l’Orchestra degli studenti proporrà una brillante e conosciuta Ouverture di Mozart, quella tratta dalle “Nozze di Figaro”. Si tratta di un brano vorticoso, dall’andamento velocissimo, una sorta di moto perpetuo che ben tratteggia simbolicamente la “folle giornata” rappresentata dai personaggi dell’opera, dai loro intrighi, amori e colpi di scena. A seguire, il già citato giovane pianista Jacopo Petrucci si cimenterà con un impegnativo capolavoro di Beethoven, il Concerto per pianoforte e orchestra n.3. Composto a Vienna tra il 1800 e il 1802, fu eseguito per la prima volta nel 1803 con lo stesso autore al Pianoforte. Nelle intenzioni di Beethoven il solista, attraverso il suo strumento, deve dialogare con l’Orchestra ma anche entrarne in aperta competizione, quale metafora dell’individuo che si relaziona con la realtà e la società a cui appartiene. Importante e significativa è la scelta della cupa tonalità di Do minore, che si apre inaspettatamente nel secondo movimento ad un lontanissimo e romantico Mi maggiore, per ritornare infine nel Rondò conclusivo nella tonalità iniziale, alleggerita ormai della sua drammaticità, e anzi velata di cantabilità e d’umorismo.


Cogliamo infine l’occasione di queste brevi note di sala per ringraziare tutti i convenuti a questa breve cerimonia inaugurale e anche tutti coloro che, in numero fortunatamente sempre crescente, ci onorano della loro attenzione e partecipano o sostengono le nostre attività.